Intervista a Alberto Serravalli

Max B. e le sue interviste esclusive

La storia di un camperino famoso.
Se tentassi di tracciare la storia di Coach Alberto Seravalli consumerei tutto lo spazio della rubrica; nelle piazze più illustri tra Ferrara, Mantova, Varese e Bologna in tutte le categorie under e nelle prime squadre, ogni panchina e palazzetto ha sperimentato cosa significa essere un gioioso professionista, con le squadre under e con i mostri sacri del Basket Europeo e non solo.

dunkey divisa verde 2024
Massimo scrittore FBC

Alberto, a che età hai frequentato il primo Camp a Folgaria?

Nel 2000, dopo esser andando al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna per supplicare Renatone di accettare la mia iscrizione, visto il solito sold out. Renatone cedette ed è iniziata un’esperienza importantissima per me…

Alberto serravalli intervista ex camperino

Sei stato MVP al Camp FBC ..quale Istruttore ti ha fatto più divertire e quale ti ha sgridato di più in quell’anno?

Beh gli istruttori che rimarranno sempre nei miei ricordi sono soprattutto tre: Roberto Rugo, esigente coach che sfruttava ogni momento del camp per farti diventare un giocatore migliore. Il professor Ivano Pozzato, una persona con la P maiuscola che insegna valori oltre a essere un ottimo coach. E Beppe Bussini, che incarna lo spirito del camp come pochi!

Da camperino, I tuoi compagni di gioco li sfidavi e battevi in 1vs1 oppure al tiro ?

Sono stato un discreto tiratore da 3pti, ma con il passare degli anni e accumulando esperienza, ho migliorato il passaggio e qualche movimento immancabile in post basso…

sfondo FBC canestro pallone basket destra
since 1988 vario

Da camperino confessa uno scherzo che hai fatto ed un amico di quei primi anni che ancora ti segue ora che sei Coach in serie A

Beh di scherzi ne sono stati fatti tantissimi…ma vale la pena di ricordare il primo anche perchè fatto a un camerino più anziano…durante la notte abbiamo annodato tutte e due le paia di scarpe da basket con mille nodi inestricabili…ci ha messo mezza giornata prima tornare in campo!

Fare l’istruttore a Folgaria ti ha divertito nei primi anni nonostante il burbero Renatone ?

Penso che il lato apparentemente “burbero” di Renatone sia solo un modo genuino e sincero di far approcciare il camperino alla manifestazione. Al mio primo anno da istruttore, ricorderò per sempre ciò che ci disse alla riunione introduttiva con lo staff: “Fermezza…in un guanto di velluto”. Il camp è divertimento e condividere esperienze indelebili con altri ragazzi e allenatori, ma nulla sarebbe possibile trascurando il rispetto delle regole, degli orari, ma soprattutto delle altre persone.

A che età hai sognato e poi capito che la tua vita sarebbe
stata quella di allenatore di Basket ?

A 16 anni, quando ancora giocavo e studiavo, sono andato per la mia prima volta in palestra, ad aiutare il Minibasket, chiamato da Andrea Cesaretti e Filippo Bertelli al CUS Ferrara. Erano bimbi molto piccoli, ma il vedere che ascoltavano qualche consiglio che potevo dare a quel tempo, il provare a metterlo in pratica e il successivi miglioramenti, mi trasmettevano una soddisfazione e motivazione a dare ancora di più. Ecco penso che il condividere esperienze e aiutare i più giovani a diventare migliori sia la cosa che ancora mi spinge a dare il meglio di me!

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La vittoria più bella sulle panchine di Ferrara, di Mantova,
di Varese e di Bologna ed il giocatore più di talento in ogni squadra

Ferrara: Vittoria più bella a Roseto che è valsa la promozione in serie A, giocatore Allan Ray. Mantova vittoria in casa contro la Virtus che poi vinse il campionato, giocatore Jacopo Giachetti. Varese la vittoria capo allenatore contro la Fortitudo, che ci consentì di salvarci, giocatore Luis Scola. Con la virtus lo scudetto U17 del 2012, Con Giordano Consolini in panchina e Simone Fontecchio in campo,le ultime due supercoppe, aspettando la prossima vittoria!

Dopo molti anni, tornare a Folgaria da super star in mezzo
ai camperini e giovani e meno giovani istruttori ti provoca
più gioia, ricordi o piacere di ricaricarsi a fine stagione ?

Sicuramente tutte e tre, per me FBC è come una seconda famiglia, arrivi al camp ed è come esserci stato per tutta la stagione. Poi il conoscere allenatori e camerini nuovi spinge ogni anno ad arricchire il mio bagaglio…

Alberto manda un tuo messaggio ad un bambino e bambina che sogna il basket e che non vede l’ora di salire a Folgaria questa estate.

Aspettiamo tutte le bambine e bambini appassionati di questo splendido sport, per passareuna settimana di basket a 360°,  tante attività extra…vivendo emozioni che ti porterai dietro per tutta la vita…

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sfondo FBC canestro pallone basket destra